Bonus Casa 2020: c'è anche il risanamento acustico

Bonus Casa 2020: c'è anche il risanamento acustico

     

     

Incentivi fiscali e contenimento dell'inquinamento acustico

Negli ultimi nove anni in Italia sono stati effettuati 27,1 milioni di interventi di recupero del patrimonio edilizio, secondo quanto indicato nel report "Gli immobili in Italia" elaborato dall’Agenzia delle Entrate e dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Lo conferma anche il XXVII Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme che mette in evidenza come dal 2013 al 2019, grazie agli incentivi fiscali, siano stati eseguiti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per oltre 28 miliardi di euro l’anno.

Cifre che continueranno a crescere grazie alla riconferma nel 2020 dei bonus casa, tra cui il bonus ristrutturazioni che prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute fino a un limite massimo di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare. Tra gli interventi che possono beneficiare di questa detrazione vi sono anche i lavori finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico, ovvero interventi che possono essere realizzati anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, purché sia certificato il raggiungimento degli standard acustici previsti dalla legge.

Interventi volti a migliorare il livello di comfort acustico e abitativo, per raggiungere un maggiore stato di benessere e relax all’interno delle proprie abitazioni garantendo momenti di tranquillità quotidiana non solo a sé stessi, ma anche ai vicini di casa.