Pubblicato il 05/09/2018
I registi dei film d’horror lo sanno bene e, proprio su questo, hanno costruito la loro fortuna: esistono dei suoni in grado di far letteralmente accapponare la pelle. Se ci venisse chiesto di menzionare le caratteristiche dei suoni che fanno paura, probabilmente risponderemmo con “alto volume” ed “elevata intensità”.
Tuttavia, come hanno messo in evidenza alcuni studi, non è propriamente così. Esistono alcuni suoni che sono in grado di “accendere” le aree del cervello che sottendono i sentimenti di ansia e paura, come vedremo più avanti. Tra questi, in primis vi sono le urla umane, in secondo luogo il rumore provocato da una sirena acustica.
Perché le urla spaventose ci incutono timore
All’improvviso il volume del film che stai guardando ha subito una brusca impennata e in un attimo il cuore ti è salito in gola. Sappi che se il protagonista ha gettato un urlo, il tuo timore è da imputare non tanto al fatto che fosse stridulo, quanto a una componente definita roughness, ovvero “asprezza”.
Con questo termine gli studiosi indicano il passaggio repentino di tonalità. Infatti, durante una conversazione i toni possono variare secondo un range che va dai 4 ai 5 Hz; delle urla spaventose, invece, possono portare a delle alterazioni acustiche pari a 30-150 Hz. Luc Arnal, studioso dell’Università di Ginevra, ha avvalorato ulteriormente questa ipotesi attraverso un esperimento. Si è provato a modificare artificialmente un suono normale in modo da renderlo più aspro. La conseguenza è stata un’evidente stimolazione dell’amigdala e della corteccia cerebrale visibile tramite screening , oltre che una comune percezione del suono, tale per cui questo risultava particolarmente pauroso.
Sistema neurovegetativo e ansia
A volte si tende a pensare che ansia e paura siano sensazioni che derivano esclusivamente da fattori esterni; in realtà questo è vero solo in parte, come abbiamo accennato. Sistema neurovegetativo e ansia sono strettamente connessi: la paura viene memorizzata in una specifica regione cerebrale, dalle dimensioni di una mandorla. Parliamo dell’amigdala, la cui attivazione dipende dal cosiddetto Brain derived neurotrophic factor, una molecola che aiuta a generare e conservare il ricordo del timore provato.
Il rumore della sirena acustica
Oltre alle urla, vi è un altro suono giudicato ugualmente spaventoso: si tratta del rumore della sirena acustica, il quale è in grado di sollecitarne le stesse aree del cervello. Questo, nella fattispecie, è un tipo di rumore che si ascolta in maniera ricorrente in ogni città, soprattutto se si abita in delle zone piuttosto trafficate o vicino a degli ospedali. Inoltre, se perpetrato nel tempo, tale genere di suono può apportare anche dei danni permanenti al nostro sistema nervoso. Isolmant può aiutarci a preservare la nostra integrità psico-fisica con i suoi prodotti altamente performanti e professionali. È proprio il caso di dirlo: nessuna paura con Isolmant!