Pubblicato il 04/06/2018
Negli ultimi anni la scienza si è dedicata con particolare interesse allo studio degli effetti extrauditivi del rumore, ovvero ai legami che intercorrono tra il contatto diretto con fonti di rumore molto elevate e lo sviluppo di specifiche patologie.
A tal proposito, il lavoro più interessante è stato curato dal Dipartimento di fisiopatologia dell'Università degli Studi di Torino, in una relazione dal titolo "Gli effetti extrauditivi del rumore".
Il team di ricerca, analizzando i dati campione raccolti, ha messo in luce prove concrete che confermano la presenza di connessioni significative tra esposizione al rumore e comparsa di patologie o alterazioni su organi e apparati diversi da quello uditivo.
In particolare gli effetti extrauditivi del rumore influenzano in maniera negativa la nostra salute danneggiando:
- apparato cardiovascolare
- apparato endocrino
- apparato respiratorio
- apparato digerente
- apparato muscolo-scheletrico
- apparato visivo
- apparato vestibolare (equilibrio)
- sistema nervoso e effetti psicologici
- sistema immunitario e materiale genetico
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Problemi legati ai disturbi del sonno
I disturbi del sonno rientrano nella schiera delle principali turbe psichiche e del comportamento, provocate dall'esposizione a rumori che superano facilmente i limiti di decibel tollerabili dall'orecchio umano.
È comprovato, ormai, quanto un ambiente acustico sfavorevole incida in maniera negativa sulla qualità di vita dei soggetti esposti al rischio di rumore, dando vita a diversi disturbi, come depressione, attacchi d'ansia, peggioramento delle capacità cognitive e disturbi nella conversazione.
Il numero di eventi rumorosi per notte e la loro intensità condizionano in modo significativo la salute di chi non ha potuto riposare in maniera corretta, creando nevrosi, disattenzione diurna e difficoltà ad addormentarsi.
Problemi legati ai disturbi dell'umore
Ma ciò che preoccupa maggiormente gli studiosi è l'elevata presenza, all'interno di ambienti lavorativi e domestici molto chiassosi, di individui che accusano disturbi dell'umore e dell'ansia.
Durante le ore del giorno, infatti, così come accade per il ristoro notturno, suoni emessi ad alta frequenza e in modo discontinuo, acuiscono stati di stress preesistenti, generando irritabilità e nervosismo che minano la qualità della vita e l'umore.
Problemi legati ai disturbi cognitivi
Gli effetti del rumore ambientale, però, generano anche tutta una serie di disturbi cognitivi che vanno ad alterare le performance di apprendimento, limitando immaginazione, memoria e forme di ragionamento.
All'interno della comunità scientifica, si ritiene che siano i bambini che vivono a stretto contatto con fonti di inquinamento acustico elevato – come aeroporti, stazioni ferroviarie e autostrade – a subire i danni maggiori.
Anche da un punto di vista prettamente scolastico e sociale, infatti, i risultati ottenuti da questi bambini – confrontati con quelli che vivono in zone in cui l'inquinamento acustico è minore o inesistente – manifestano ritardi significativi nell'apprendimento.