Pubblicato il 04/09/2018
Da sempre, sin dai tempi più antichi, laddove non vi è stata una lingua ufficiale, ovvero uno strumento di rappresentazione simbolica condiviso dalla comunità a scopo comunicativo, il suono è sempre stato un modo per trasmettere delle informazioni.
Come comunicare con il suono? A livello fonologico infatti noi siamo in grado di distinguere e produrre suoni diversi; non solo: riusciamo addirittura ad attribuirvi un senso o un significato implicito.
Se udiamo il pianto di un neonato, come prima cosa ipotizzeremo che abbia fame, che provi dei dolorini alla pancia o magari voglia semplicemente comunicarci che si è svegliato.
Allo stesso identico modo, il nostro cane vuole comunicarci attraverso il suo guaito che è triste perché usciamo di casa o con il suo abbaiare incessante che sente i passi di uno sconosciuto dietro la porta di casa.
Come comunicare con il suono nel terzo millennio: il sound branding
Con il trascorrere dei secoli, fino ai giorni nostri, il suono non perde la sua funzione nevralgica nel campo della comunicazione; anzi, potremmo dire che con il tempo questa si è evoluta in modi che un secolo fa non sarebbero stati contemplabili.
Il Sound Branding non è altro che l’anima del brand, la strada che questo sceglie di perseguire per far breccia nel cuore del proprio target. Tale suono ovviamente deve avere una pertinenza con i valori di cui il brand si fa portavoce, nonché con il suo Tone of Voice, il tono di voce che sceglie per comunicare i suoi contenuti.
Per esempio, un noto marchio italiano di cioccolata voleva sponsorizzare un suo nuovo prodotto, del cioccolato al cui interno erano presenti una serie di bubble, delle micro-bolle in grado di renderlo molto più morbido e light. Per questo spot, non a caso, è stato scelto un sottofondo leggero e dai toni allegri. Al contrario, ma in maniera analoga, un altro famoso brand di cioccolato, desideroso di pubblicizzare la suadente cremosità delle sue creazioni, aveva scelto un sottofondo “morbido”, dolce, ma assolutamente intenso.
Il suono suscita emozioni, eccome se le suscita. Basti pensare allo stato di irrequietezza che ci pervade quando il nostro collega in ufficio parla a voce altissima o quando quella bella casetta che abbiamo deciso di acquistare nei pressi della stazione, non si rivela poi un acquisto così vincente. Isolmant, con i suoi prodotti altamente performanti, è pronto a regalarti benessere e serenità.
Neuromarketing e meccanismi decisionali d’acquisto veicolati dal suono
Tuttavia, il suono non è solo in grado di esprimere contenuti e stati d’animo. No, il suono è anche in grado di convincere, come il neuromarketing insegna.
Un esempio piuttosto esplicativo è costituito da un esperimento condotto in Inghilterra. Per un certo periodo, a giorni alterni, il sottofondo musicale all’interno di un’enoteca era della musica francese o tedesca. Il risultato? Durante i giorni in cui nell’enoteca risuonava musica francese sono state registrate più vendite di vino francese; al contrario, nei giorni in cui veniva riprodotta musica tedesca, i vini più acquistati sono stati quelli teutonici.